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Il Popolo d'Italia

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Uno stato dentro l’altro

DiDirezione

Nov 22, 2023

Stati Uniti ed Israele sono le due facce della stessa medaglia sionista.

La prima è il braccio armato della seconda. Essa crea materialmente guerre, rivoluzioni, golpe, sovvertimenti dei governi per ordine e volontà del sionisimo internazionale. Compie persino veri e propri atti terroristici per poi addebitarne le responsabilità ai gruppi armati che combattono nei vari paesi del pianeta. In campo economico gli USA ogni anno sovvenzionano Israele con 3 miliardi di dollari a titolo di finanziamento, altri 2 miliardi di dollari li ottiene sotto forma di contratti commerciali.

Sempre gli Stati Uniti adottano poi una politica di protezione verso i prodotti dell’industria ebraica. Difatti negli USA è vietato, per legge, boicottare i prodotti israeliani mentre è possibile boicottare quelli americani, in America!!

I Presidenti degli Stati Uniti vengono eletti solo se graditi alla setta sionista presente in America la quale è collegata direttamente alla madre patria sionista, ovvero Israele. Il governo americano poi, controllato dalle banche, dalla finanza, dall’industria e dal commercio sionista, stanzia altri miliardi di dollari a vario titolo.

L’ultimo ancora in discussione prevede l’aiuto per 30 miliardi di dollari in armamenti da concedere ad Israele per la produzione di bombe di precisione, come se gli ebrei avessero bisogno di altre armi per massacrare il popolo palestinese.

Nella madre patria sionista, invece, c’e’ la mentre, ovvero quella che detta le leggi di mercato, che decide il costo dei prodotti, che determina l’andamento economico e finanziario delle nazioni occidentali, che decide quale gruppo politico deve essere eletto e quali politici possono far parte di quel gruppo politico mandato al governo.

Ogni anno i sionisti si riuniscono in una sorta di convegno chiamato “Bildeberg” in cui decidono la vita e la morte degli stati soggiogati al potere sionista. Insomma, un ‘accozzaglia di sciacalli, di iene e di kaimani riuniti tutti sotto una sola bandiera che ha in mano il potere e la forza persuasiva e decisionale per soggiogare il mondo.

Al sionismo non appartengono tutti gli ebrei, ma solo quelli che politicamente ed economicamente hanno il potere per appartenervi.

Gli altri sono anch’essi vittime sacrificali dell’avidità inumana dei primi. Tra i predatori del mondo troviamo gli Aschenaziti, i peggiori, quelli che fanno capo alle famiglie Rotshild, Rockfeller, Soros, Goldman, Sachs, Lheman ed altri ancora. Banchieri da generazioni, accaparratori dei metalli nobili sparsi in ogni angolo del mondo, sfruttatori di giacimenti e miniere a danno dei popoli nelle cui terre abbondano materie naturali da cui traggono enormi benefici.

Non scampa dagli artigli del sionismo neanche il campo farmaceutico. Difatti troviamo la Pfizer controllata dalla CdA israeliana, la Bayer (ex Farber che produceva e vendeva ai tedeschi di Hitler il famigerato gas Cyclon B2 con il quale veniva uccisi gli ebrei nelle apposite camere), gli Hofman, azionisti e proprietari della casa farmaceuitca La Roche.

L’elenco è lungo per poterlo trascrivere tutto, ma le famiglie che sono state citate rendono sufficientemente l’idea del potere e del controllo sionista sul mondo. Una simile forza economica ed industriale, spalleggiata e protetta da una delle nazioni più armate ed agguerrite del pianeta non può che incutere il terrore nei politici che governano le nazioni del mondo.

Non considerando gli stati aravi, pochi altri si sono ribellati all’egemonia sionista mentre la massa degli stati occidentali si è piegata, sottomessa, genuflessa a questa stirpe di vampiri dove umanità, morale, dignità, pietà, amore per il prossimo sono semplicemente inesistenti.

Tra i genuflessi c’è anche il governo italiano, questo in particolare, che ha vinto le elezioni nel 2022. Cosa credete che sia andata a fare Giorgia Meloni in America prima delle votazioni italiane, una scampagnata? Una festa di addio al nubilato? No, è andata a presentare le sue credenziali e quelle del suo governo ai rabbini, ai sionisti e agli speculatori isreaeliani affinché venisse dato il loro consenso e la loro benedizione alla sua candidatura, ma anche per avere le giuste e dovute protezioni affinchè venisse eletta.

Ora vediamo che questo governo non usa mezzi termini sulla questione israelo-palestinese, non ha dubbi sulle ragioni per quanto sta accadendo in Palestina. Dice senza alcuna esitazione che Israele ha “diritto a difendersi”, che è la vittima della situazione, che è l’ultimo avamposto della democrazia e della civilità occidentale, dopo di che, c’è il nulla.

Per il nostro governo dopo Israele non esiste altro, o meglio, c’e’ un mondo che per la destra italiana non c’e’, che deve essere ignorato, anche davanti a 10mila morti palestinesi in meno di un mese, di cui oltre 5000 sono bambini al di sotto dei 14 anni. E cosa doveva dire la nostra Premier dopo aver ricevuto la benedizione politica dalle mani insanguinate di quella stirpe di pecorai arricchiti? Cosa poteva fare dopo che l’ebreo sionista aveva accarezzato le teste dei futuri governanti dando loro l’assenso ma, allo stesso tempo, redarguendoli da ogni tentativo di mancato rispetto dei patti siglati nel silenzio e nell’omertà? Poteva forse dire che la Palestina era diventata il cimitero dei bambini ( parole dell’Unicef) a causa delle bombe sganciate da quella infame ideologica inumana? Poteva ribellarsi alle violenze, ai soprusi, all’arroganza, alla prepotenza dei detentori dell’oro e del potere?

No, non poteva farlo perchè nel momento in cui questo governo, in fase di elezioni, ha messo piede sulla terra del braccio armato di Israele si è legato mani e piedi ai voleri del famelico fagocitatore di denaro e popoli. Cos’, grazie al nostro pavido governo Israele può contare sulla solidarietà politica italiana, ma non perché questa crede nello spirito democratico dei discendenti di David o perchè ritenga quella nazione la rappresentazione della civiltà occidentale, no!

Essa può contare su di noi perche questo governo ha paura delle ritorsioni che i sonisti potrebbero compiere su di esso, teme che con l’enorme potere che ha possa far saltare le poltrone del Parlamento in una notte, mettendo a ferro e fuoco l’economia nazionale e portando al collasso le industrie italiane. Siamo dalla parte della peggiore feccia ideologica del pianeta per paura, non per consapevolezza e libera scelta.

Ora, le domande sono semplice quanto banali. Dato per scontato che chi governa la nostra nazione è l’utile servo sciocco ed impaurito del sionismo, ma gli ebrei, quelli che danno corpo ad una delle peggiori ideologie nel mondo, possono ancora definirsi vittime? Possono ancora fare forza sulla pietà che esigono senza alcuna discussione per la morte di 6 milioni di ebrei che loro stessi hanno contribuito a produrre? Possono ancora essere considerati quel “popolo eletto” da un dio che, nella creazione dell’immensità di un universo senza fine, nella moltitudine di pianeti, soli, galassie, buchi neri, sistemi solari e chissà cos’altro che ha creato, si è soffermato sulle tende di 12 pecorai per vestire i panni del primo agente immobiliare della storia dell’Umanità dando a quelle tribù di straccioni le chiavi della Palestina? Ma davvero siamo capaci di credere alle fandonie scritte da ebrei la cui conoscenza deriva dagli scritti di altri ebrei i quali dicono che la terra di Palestina è di loro proprietà non perchè l’hanno deciso loro, ma perché il loro dio gliel’ha regalata?

Perche sono queste le basi del sionismo, sono queste le loro pietre miliari, Bibbia ed Olocausto. La prima è un racconto romanzato, spesso contraddittorio, in cui esiste un dio umanizzato come il peggiore dei criminali; il secondo è una realtà creata dal sionismo che non ha esistato ad andare a braccetto con gli esponenti di Hitler fino a quando questi vincevano la guerra e formavano contratti milionari.

Questo è solo una piccola parte di ciò che è il sionismo e già per quel poco che si è evidenziato può essere considerato il peggiore cancro per l’Uomo, un’immonda creatura che va eliminata ad ogni costo e con esso coloro che lo difendono, lo proteggono, lo sostengono.

Se non saremo capaci di mettere oltre i confini della nostra esistenza questo demone che si ammanta di vittimismo perpetuo e di ragioni dogmatiche, che si scontrano con le azioni aberranti che compie, noi continueremo ad essere i loro servi, i loro camerieri, la carne umana con la quale continueranno ad arricchirsi fino ad arrivare ai limiti dell’estinzione.

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