• Sab. Lug 27th, 2024

Il Popolo d'Italia

Fondato nel 1914 da Benito Mussolini

La scalata del monte Sion – 15a parte

DiDirezione

Feb 3, 2024

QUINDICESIMA PARTE (ultima)

A parlare di genocidio della popolazione di Gaza, non sono solo alcune organizzazioni umanitarie, ma è anche l’ormai ex direttore dell’ufficio di New York dell’alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Craig Mokhiber, che ha lasciato, settimane fa, il suo incarico in segno di protesta dicendo che: “L’ONU sta fallendo nel suo dovere di prevenire quello che definisce un genocidio dei palestinesi a Gaza sotto il bombardamento israeliano e citando Stati Uniti, Regno Unito e gran parte dell’Europa come totalmente complici dell’orribile aggressione.”

Craig Mokhiber

Si era accennato precedentemente all’esistenza di una seconda Nakba pronunciata dal ministro Netanyahu di fronte alla propria coalizione di governo. Bene, nelle prime righe del rapporto si legge: “Attualmente esiste un’opportunità unica e rara di evacuare l’intera Striscia di Gaza in coordinamento con il governo egiziano“.

Ma quel che è peggio è che il piano viene presentato come umanitario ed economicamente vantaggioso per tutti, persino per i palestinesi.

” Coglierebbero al volo l’opportunità di vivere in una pese ricco ed avanzato piuttosto che continuare a vivere in questa situazione”.

L’obiettivo di Israele è quello di insediare i cittadini israeliani nella Striscia di Gaza, garantendogli degli alloggi di alta qualità ed estendendo l’area metropolitana di Tel Aviv per inventare una specie di “Los Angeles” del mediterraneo.

Secondo l’autore del rapporto, la situazione non sarebbe mai stata cosi favorevole perchè si allineerebbe con gli interessi economici e geopolitici, sia dell Egitto, che dell’Arabia Saudita.

Il rapporto contempla che: “Per finanziare il progetto e garantire l’alloggio a circa 2 milioni di palestinesi sarà necessario trasferire alle casse egiziane tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari, un valore compreso tra l’1 e l’1,5% del nostro PIL e facilmente finanziabile dallo stato di Israele”.
Anche l’Arabia Saudita, da parte sua, beneficerebbe del piano finale sionista in quanto, in un colpo solo, eliminerebbe un importante alleato dell’Iran, Hamas.

Mike Johnson

Gli Stati Uniti hanno appena approvato aiuti ad Israele per 14,3 miliardi di dollari, questo grazie anche al nuovo oratore alla Camera Mike Johnson, strenuo sostenitore di Israele ed avengelico oltranzista.

Washington, inoltre,ha mandato le sue navi da guerra nel Mediterraneo orientale come avvertimento all’Iran, blindando, di fatto, lo stato sionista.

Ha inoltre votato una risoluzione dell’ONU che imponeva un cessate il fuoco per consegnare edgli aiuti umanitari ai civili. E davanti a tutto questo, per tutti noi, Israele, sarebbe un baluardo della democrazia.

Aveva ragione Leonardo Sciascia, ne “Il giorno della civetta”, quando disse che la democrazia, il popolo, sono tutte belle invenzioni inventate a tavolino da chi sa mettere una parola dietro l’altra, e tutte le parole in culo all’umanità.

=============================================================================

Il lavoro è stato curato da Fabrizio Prelato.

Fabrizio Prelato

NOTE SULL’AUTORE: E’ un maresciallo dei Carabinieri (originario di Trofarello) che presta servizio a Torino. Nel 2016 aveva scelto di trasferirsi a Lampedusa presso la Stazione Carabinieri dell’isola. Dal 2018 al 2021 ha fatto parte della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Agrigento. Durante gli anni in Sicilia è riuscito ad affinare le sue doti investigative e sviluppare una forte sensibilità per le tematiche sociali. Il Carabiniere-Scrittore è anche un abile sassofonista. (fonte: amnotizie.it)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *