• Dom. Nov 9th, 2025

Il Popolo d'Italia

Fondato nel 1914 da Benito Mussolini

I social e la militanza attiva della sinistra.

L’attivismo di sinistra sui social, aumentato già prima che si tenessero le elezioni politiche, si è trasformato in un martellamento quotidiano attraverso la pubblicazione incessante di post sui social spesso zeppi di farneticazioni dettate da un’isterismo osceno e perverso.

Da tempo si stanno dando da fare account di personaggi privi di ogni riferimento anagrafico, politico e giornalistico che pubblicano foto, fermi immagine di video e post irreali contenenti false informazioni e mistificazioni assurde che potrebbero essere facilmente riconducibili a certe menti che necessitano di attente cure psichiatriche.

I più attivi in questa campagna diffamatoria e squallida sono gli account anonimi, impegnati ogni giorno nelle ore più disparate nel pubblicare manipolazioni dei fatti e frasi estrapolate dal loro contesto a cui danno significati distorti e contorti.

Questo squdrone di untori è molto attivo, basta vedere il numero giornaliero dei post con i quali pubblicano le loro farneticazioni.

Questa accozzaglia di seminatori di veleno difficilmente può essere annoverata tra i simpatizzanti di qualche movimento o partito relegati all’opposizione, anzi, la loro assidua e costante presenza sui social lascia intendere che dietro di essa vi sia un precisa strategia politica che mira a screditare l’attuale governo in ogni occasione, e quando non vi sono nuove iniziative o fatti recenti a cui aggrapparsi viene dato sfogo alle invettive più ignobili usando la menzogna, ovvero inventando fatti mai accaduti e frasi mai dette.

Questa canea usa anche lo squallido sistema della notizia datata, riportandola come se fosse fresca di giornata o attribuendo all’attuale governo azioni e parole dette da altri politici che non hanno mai fatto parte del governo Meloni.

E quando il livore, la rabbia, il disprezzo, il rancore dello squadrone infame arrivano a calpestare quel rimasuglio di dignità rimasto in questi esseri anonimi, ecco che viene rispolverata la storia del padre mafioso che ha dato i natali a Giorgia Meloni alla quale, di riflesso, vengono attribuite colpe, carattere e metodi che avrebbe conseguito dal genitore per diretta eredità biologica.

In pratica, se non vi è una notizia politica su cui affondare i canini, le iene della sinistra tentano di colpire sul lato personale il Primo Ministro alludendo a complicità e connivenze che ella avrebbe in quanto figlia di tale padre, anche se è noto a tutti che il genitore della Meloni lasciò moglie e figli quando lei aveva solo due anni per strasferirsi alle Canarie dove si risposò e dove ebbe altri due figli. Dopo di che fu arrestato e condannato a nove anni di carcere per traffico di droga.

La maldicenza di questa truppa mandata in avanscoperta come se fossero i “guastatori” di un esercito invisibile, per la maggior parte non ha volti nè nomi.

Ma per alcuni di essi l’uso immorale e meschino dell’anonimato non è stato sufficiente per tenersi nascosti mentre strisciavano nel buio lungo le marce pareti della loro ignobiltà.

I loro nomi si vociferano, si ripetono, emergono più volte da utenti che, disprezzando tanto la meschinità del metodo quanto la faziosità dei contenuti, non esitano a dire chiaramente chi sono.

E tra questi vi sono giornalisti e politici di rilevanza pubblica, ovvero cialtroni, infami, vigliacchi che somigliano più alle iene, agli sciacalli, agli avvoltoi che agli esseri umani.

Due di costoro si possono facilmente trovare su Twitter, basta leggere i posti di @La_manina__ e @LaPrimaManina.

Benchè simili nell’account anonimo risultano essere due persone diverse.

La prima sarebbe addirittura una biondissima (tinta) giornalista molto somigliante a Moana Pozzi, ma solo nel volto perché nella dignità quest’ultima ne aveva molta di più di quanto non ne abbia la prezzolata fanatica militante attivista del giornalismo propagandista.

La seconda pare sia riconducibile allo stesso account che compare anche su Facebook, almeno questo è ciò che scrivono ripetutamente gli indignati utenti di twitter alla lettura dei suoi post demenziali.

Poi ci sono i giornalisti, le testate giornalistiche, i programmi di talk show e d’inchiesta, gli scrittori e parte dell’intellighentia, tutti di sinistra e con tanto di account ricondubili alla persona o alla testata per cui lavorano, che pubblicano contenuti non dissimili da quelli che vengono pubblicati dai loro anonimi compagni.

Anche in questo caso si leggono molto spesso post contorti, spiegazioni distorte, critiche inappropriate e irreali sulle azioni – o sulle mancate azioni – politiche di questo governo.

Insomma, a leggere tutto quello che pubblicano gli invertebrati anonimi e l’intellighentia giornalistico-culturale della sinistra, questo governo non ne avrebbe azzeccata una neanche per sbaglio.

Ciò che però lascia sorpresi nel leggere i contenuti dei post che questo esercito di propagandisti che si divide tra anonimi e ben pensanti riconosciuti, il cui scopo comune è quello di disseminare sui social “mine” propagandiste su cui far saltare questo governo, è la ritrovata capacità nel risolvere tutte le problematiche che la maggioranza sta affrontando da oltre 3 anni a questa parte, problematiche che sono state create proprio da chi, oggi, ha la ricetta risolutoria per ogni questione e che pensa di poter minare quegli stessi campi su cui ha camminato per anni a braccetto con i governi cosiddetti “tecnici” di cui ha fatto parte e con i quali ha condotto opere di distruzione economica, finanziara, sociale e politica danneggiando irrimediabilmente l’intero tessuto sociale così come una legione di locuste danneggerebbe intere distese di grano.

Cattivi maestri e perfidi untori che continuano con le loro mistificazioni a fare di tutto per impossessarsi nuovamente delle redini di questa nazione dopo che non hanno portato altro che distruzione, pericoli sociali e povertà.

Quelli che hanno dimostrato di avere un grammo di dignità in più rispetto ai loro “compagni” che complottano in incognito, tentano l’attacco su altri fronti quali l’infiltrazione di “giornalisti” all’interno delle organizzazioni di destra o dei partiti e movimenti ed essa alleati, o inchieste roccambolesche tendenti a screditare l’intero governo tra una supposizione, un’opinione buttata a caso e un’illazione condita da qualche bugia di troppo che poi viene puntualmente smentita, tanto è vero che alla richesta di approfondimenti da parte degli accusati, sia i giornalisti d’assalto sia gli infilitrati, le redazioni e le direzioni delle varie testate, il più delle volte si ritirano sulle proprie posizioni puntando l’indice liberticida su chi vuole prove certe alle accuse rivolte.

La sinistra è tutta qui, tra mistificazioni, anonimato, accuse non provate, inchieste giornalistiche a senso unico, manipolazione dei fatti, estrapolazioni di frasi e parole dai loro contesti, foto ritoccate e menzogne, menzogne, menzogne.

Questi sarebbero i personaggi che vorrebbero screditare un governo che, con tutte le mancanze che gli si possono imputare e con tutti gli errori e le stravaganze che gli si possono rimproverare, ha dato prova di essere molto diverso e migliore, almeno per metodo e cultura politica, rispetto alla becera canea di urlatori da social anonimi e dell’altro reparto d’assalto composto dalle truppe del giornalismo fazioso e di parte da cui c’e’ sempre stato poco da imparare se non la perfidia, il cinisimo e la presunzione di sentirsi un gradino al di sopra del proprio nemico politico, senza accorgersi che le prerogative con cui hanno trainato, e trainano, la propria propaganda ha irrimediabilmente seppellito nei profondi abissi della squallida mistificazione, della ignobile menzogna e della patetica manipolazione la loro ideologia e con essa coloro che la perseguono.

Da questo quadro si evince solo un dato di fatto: ascoltiamo e vediamo ombre e persone che appartengono ad una politica morta e portatrice di morte sociale, zombi che rumoreggiano tra loro nella consapevole attesa della loro imminente estinzione.

I campi elettorali saranno la loro tomba!


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